ALLA SCOPERTA DELLE PIEVI DELL’ESARCATO BIZANTINO L’Esarcato è un territorio che si estendeva intorno a Ravenna, divenuta dopo la caduta dell’Impero Romano, capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Nel suo territorio, parzialmente formato da acquitrini e paludi, in assenza di governo forte e centralizzato nascono le pievi: piccole chiese, fuori dai centri abitati, spesso collegate alla centuriazione romana, fornite di battistero, costruite spesso con materiale proveniente da architetture romane, che amministravano l’anagrafe, custodivano i testamenti, gli atti di compravendita dei terreni, riscuotevano le imposte e le decime per il mantenimento degli ecclesiastici e spesso curavano anche la tutela ambientale e la bonifica. Orari e luoghi di partenza Ore 7.30 a Bologna: Ipercoop Centro Borgo su via M.E.Lepido/ang.Via Normandia (possibilità di parcheggio) Ore 7,50 a Bologna: Autostazione / Pensilina 25 Ore 8.00 a Villanova, di fronte al Molino Baviera Ore 8.25 a Medicina, parcheggio ex ospedale – via Saffi, 1 Partenza in direzione Lugo di Romagna per raggiungere la
Pieve di Santa Maria in Fabriago, detta anche Pieve di Campanile, tra le più antiche del territorio risalente all’VIII secolo e dedicata alla natività della Vergine. Distrutta dalla guerra e successivamente ricostruita, conserva ancora il campanile cilindrico di stile ravennate dell’XI secolo, uno dei più antichi d’Italia, ornato da monofore, bifore e trifore romaniche in successione dal basso verso l’alto.
Dopo avere ammirato lo splendido campanile si prosegue per
Bagnacavallo, antico borgo con un nucleo storico dall’originale pianta medievale, unica nel territorio romagnolo, con singolare struttura sinuosa, lunghe vie porticate di bell’effetto e un gran numero di palazzi nobiliari ed edifici religiosi.
All’arrivo passeggiata nel centro per ammirare fra i tanti punti di grande interesse,
Piazza Nuova, aggraziato loggiato a pianta ellittica nato come mercato settecentesco degli alimentari e della seta, il romantico
Vicolo degli amori, stretto passaggio pavimentato in cotto che collegava la Chiesa del Carmine al convento dei carmelitani, e altro ancora. Al termine della visita pranzo libero o in ristorante (
da prenotare all’iscrizione).
Pomeriggio dedicato alla vicina
Pieve di San Pietro in Sylvis, del VII secolo, una delle pievi romaniche meglio conservate del territorio ravennate e classico esempio di architettura esarcale. La chiesa, edificata probabilmente nei pressi di un tempio dedicato a Giove e nel luogo in cui sorgeva un porto lungo la riva delle paludi, usato dai pellegrini intorno all’anno mille per raggiungere Roma percorrendo la via dei Romei, ha pianta rettangolare suddivisa in tre navate da semplici pilastri che sorreggono le arcate a tutto sesto con l’abside decorata da un ciclo di affreschi del XIV secolo.
Sulla via del ritorno breve sosta a
Barbiano di Cotignola per ammirare il singolare complesso architettonico della
Chiesa di Santo Stefano che unisce la struttura della chiesa ricostruita in stile neoclassico su progetto dell’architetto Cosimo Morelli (fine XVIII secolo) all’edificio dell’antica pieve romanica, le cui origini risalgono al X secolo. Bello e slanciato il campanile, ricostruito fedelmente dopo la distruzione dell’ultima guerra. Rientro a destinazione in serata.